Donatello e altri maestri del Rinascimento:
ricerca e restauro.

In collaborazione con la Stiftung Preußischer Kulturbesitz
e la Skulpturensammlung dei Musei Statali di Berlino.

2015 — 2025

A proposito del progetto

Il Museo Statale di Belle Arti Pushkin, assieme alla Stiftung Preußischer Kulturbesitz e alla Skulpturensammlung dei Musei Statali di Berlino, ha lanciato un progetto sulla ricerca e il restauro delle sculture della collezione "Opere d'arte trasferite". Si tratta di un nucleo di opere che in origine appartenevano al Kaiser Friedrich Museum di Berlino - oggi Bode Museum - portate a Mosca nel 1946.

I risultati della collaborazione nei campi della ricerca e del restauro dovrebbero confluire in una mostra su queste opere, fra le quali troviamo lavori di celebri maestri come Donatello, Nicola e Giovanni Pisano, Mino da Fiesole e Andrea del Verrocchio. La maggioranza delle sculture è stata danneggiata nel corso di un enorme incendio che divampò all'interno di un bunker nel quartiere di Friedrichshain a Berlino negli ultimi giorni di guerra.

La maggior parte della collezione portata in Russia dopo la guerra è stata conservata presso un archivio del Ministero della Cultura dell'Unione Sovietica a Zagorsk. Le opere sono state trasferite nel Museo Statale Pushkin nel 2003.

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Il Museo Statale di Belle Arti Pushkin, assieme alla Stiftung Preußischer Kulturbesitz e alla Skulpturensammlung dei Musei Statali di Berlino, ha lanciato un progetto sulla ricerca e il restauro delle sculture della collezione "Opere d'arte trasferite". Si tratta di un nucleo di opere che in origine appartenevano al Kaiser Friedrich Museum di Berlino - oggi Bode Museum - portate a Mosca nel 1946.

I risultati della collaborazione nei campi della ricerca e del restauro dovrebbero confluire in una mostra su queste opere, fra le quali troviamo lavori di celebri maestri come Donatello, Nicola e Giovanni Pisano, Mino da Fiesole e Andrea del Verrocchio. La maggioranza delle sculture è stata danneggiata nel corso di un enorme incendio che divampò all'interno di un bunker nel quartiere di Friedrichshain a Berlino negli ultimi giorni di guerra.

La maggior parte della collezione portata in Russia dopo la guerra è stata conservata presso un archivio del Ministero della Cultura dell'Unione Sovietica a Zagorsk. Le opere sono state trasferite nel Museo Statale Pushkin nel 2003.

I restauratori del museo hanno iniziato a lavorare sulla collezione molto prima che il progetto partisse. Nel 2005 il museo ha allestito una mostra dal nome "Archeologia di guerra. Il ritorno dalla non esistenza" con più di 600 opere restaurate. In uno stato precario, spesso quasi completamente distrutte, con molte lacune e coperte di fuliggine, le opere sono state restaurate dai maggiori specialisti del museo per poter essere esposte nuovamente.

La mostra del 2014-2015 "Arte dell'Antico Cipro" proponeva molti oggetti della "Fondazione Opere d'arte trasferite": vasi dipinti, sculture e statuette in terracotta del 3000 a.C., incluse rare immagini di divinità. Gli esperti dei Laboratori di Restauro Ceramiche e Materiale Lapideo hanno lavorato su oltre 350 opere nel corso di 4 anni.

Gli specialisti del Laboratorio di Restauro Oggetti hanno svolto trattamenti su due busti bronzei della collezione del Bode Museum: il ritratto di Francesco del Nero, realizzato da Giulio Mazzoni, e quello di Voltaire, compiuto da Jean-Antoine Houdon.

La collezione rinascimentale, oggetto del progetto russo-tedesco, include opere d'arte in diversi materiali: metallo, ceramica, pietra, marmo e terracotta.

Tutte hanno sofferto danni di varia entità. Le sculture lapidee hanno subito diverse perdite e sono spesso in condizione frammentaria: talvolta una parte dell'opera è conservata presso il Museo Statale Pushkin di Mosca e l'altra al Bode Museum di Berlino o presso l'Hermitage di San Pietroburgo. Un rilievo marmoreo attribuito a Donatello, rotto in vari pezzi, si è alterato durante l'incendio e alcuni frammenti si sono persi.

Le sculture in metallo sono coperte da strati di fuliggine e la struttura molecolare della lega è danneggiata. Anche le opere in ceramica presentano diversi strati di invetriatura fusa e fuliggine e la struttura molecolare dell'argilla è deteriorata.

Danni così vari e importanti richiedono un approccio onnicomprensivo e una ricerca attenta da parte degli specialisti nei vari campi del restauro: questa è la più grande sfida del progetto.

Ricerca

Dato il cattivo stato conservativo delle opere, la fase più importante del lavoro consiste nel condurre studi fisici e chimici completi. Il partner principale del museo in questo progetto è il Centro di Ricerca Nazionale "Istituto Kurchatov", che comprende i massimi istituti russi di fisica nucleare.

Gli ampi studi che stiamo svolgendo per valutare lo stato conservativo delle opere mirano allo sviluppo di nuovi metodi di conservazione preventiva, oltre a una strategia di valutazione completa del rischio per tutti i trattamenti di prevenzione e restauro; lo sviluppo di nuovi materiali e composti; l'elaborazione di tecnologie innovative nella conservazione e nel restauro e la messa a punto di metodi appropriati per studiare, monitorare e condurre analisi sulle opere.

Durante la ricerca vengono studiate le tecniche utilizzate per creare gli oggetti. Per fare questo analizziamo la composizione e le caratteristiche dei materiali, il che ci permette di trarre conclusioni in merito alle abitudini delle singole botteghe e di condurre studi specifici su artisti, tendenze, periodi e influenze.

Restauro

Il programma relativo ai trattamenti di restauro è calibrato individualmente su ogni opera e si basa su intensi studi preliminari. Durante la prima fase del lavoro i restauratori devono consolidare i frammenti maggiormente danneggiati e ripulirli dalle tante contaminazioni, in questo caso dovute soprattutto al fuoco. Essendo stati soggetti ad alte temperature molti oggetti hanno difetti nascosti e crepe, e questo implica che bisogna essere molto cauti nella fase di pulitura.

Uno dei principali problemi che dovranno essere risolti è il restauro di dettagli ed elementi mancanti. L'aiuto dei nostri colleghi tedeschi, che dispongono di materiale d'archivio e di calchi in gesso per molte delle opere, sarà oltremodo prezioso. L'uso di tecnologie 3D ci aiuterà a minimizzare i trattamenti invasivi e risolvere il problema di riportare all'aspetto originale gli oggetti nel modo più rispettoso, prendendo in considerazione l'importanza storica e artistica di ciascuno.

Un'altra fase importante sarà la creazione di speciali supporti che verranno utilizzati per fissare i dettagli danneggiati ed esporre le opere. Per fare questo dovremo usare calcoli ingegneristici e materiali che incontrino i requisiti della museografia contemporanea.

Contributori

Capo del Dipartimento di Conservazione e Restauro Igor Borodin,, restauratore

Ricercatore Senior, Dipartimento Antichi Maestri Vasiliy Rastorguev

Restauratori

Daria Babich

Elena Minina

Anastasia Morozova

Marina Titova

Mikhail Tulubenskiy

Yulia Ustinova

Yuriy Voronin

Elementi visivi

Andrey Kudryavitsliy, fotografia

Alexandr Prokopchuk, design 3D

Igor Tkachev, design digitale

Fedor Ratnikov, videografia

Riconoscimenti

Il Dipartimento di Conservazione e Restauro ringrazia particolarmente per il supporto nell'implementazione del progetto:

Il Dipartimento di Conservazione e Restauro ringrazia

  • I volontari del museo: Elena Medvedeva, Anna Gadalova, Oleg Krayev, Julia Kasianova, Svetlana Sennikova, Aleksandra Stepanova, Anastasia Kotlyar and Daria Koretskaya
  • Il volontario dell’Università degli Studi di Trento Luca Torelli